Articolo 33 si trasforma: la conoscenza diventa open access

 

È online il primo numero della rivista, rinnovata, completamente digitale e libera

Dopo vent’anni di pubblicazioni Articolo 33 si congeda dalla carta stampata e diventa completamente digitale: approda online con accesso libero per tutti. Pur mantenendo il carattere scientifico che da sempre la contraddistingue si apre a nuove sfide, proponendosi di raggiungere un pubblico di lettori più ampio, con una periodicità maggiore e nuovi contenuti multimediali, caratteristici del mezzo digitale. Ogni mese si occuperà di pedagogia e pratiche didattiche, università, sistemi educativi e formativi, ricerche sul campo, politiche pubbliche nei settori della conoscenza e approfondirà, come sempre, anche il campo storico e letterario guardando con un occhio attento sempre ai cambiamenti nel mondo del lavoro, alle professioni e alla formazione, alle questioni di genere.

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Il primo numero, già disponibile online, si apre con un’intervista alla Segretaria Generale della FLC CGIL Gianna Fracassi sul Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. A circa due anni e mezzo dalla sua approvazione e con orizzonte il 2026 siamo praticamente a metà strada e sentiamo, perciò, il bisogno di riflettere sullo stato di attuazione delle misure previste, concentrandoci sulla Missione 4, incentrata sull’istruzione, la formazione e la ricerca. La preoccupazione maggiore è che si perda l’occasione di investire nei settori della conoscenza, non solo per mettere fine a emergenze e carenze, ma soprattutto per avviare una ristrutturazione di tutto il sistema nel senso di una maggiore inclusione e per elevare i livelli di istruzione di tutti i cittadini.

Con l’intervista a Maria Chiara Carrozza, presidente del CNR, cerchiamo di capire, a cento anni dalla sua fondazione, come il più grande ente di ricerca italiano stia affrontando anche i grandi cambiamenti e le trasformazioni che globalmente investono il mondo scientifico.

Il nuovo anno si è trascinato le tragedie dell’anno precedente. Prima fra tutte la guerra. Non rinunciamo a pensare che un’educazione alla pace sia un antidoto forte alle ragioni delle armi, come ci suggerisce Massimo Baldacci, pedagogista e neopresidente di Proteo Fare Sapere.

E ancora parliamo di parità di genere (ancora molto lontana) nel mondo della ricerca della scuola di oggi scuola a cento anni dalla riforma Gentile e delle emergenze e i problemi strutturali del sistema universitario.

Queste e altre tematiche ci accompagneranno lungo questo 2024 anche attraverso un dibattito aperto ai nostri lettori e a quanti operano nei settori della conoscenza.

La redazione di Articolo 33 augura a tutti un buon anno e buona lettura.

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