Sperimentazione quadriennale della filiera. Il Ministro diffonde i dati di un fallimento: i Collegi Docenti hanno respinto al mittente

 

Il basso dato di adesione di 171 scuole viene diffuso come un successo.

Il Ministro Valditara, nella giornata del 17 gennaio 2024 ha diffuso i dati relativi alle istituzioni scolastiche interessate all’avvio della sperimentazione quadriennale della filiera tecnologico-professionale. Con toni trionfalistici ha comunicato l’adesione di 171 istituti tecnici e professionali per 193 corsi.

La FLC CGIL attraverso i propri delegati e i docenti delle scuole, sta elaborando una approfondita verifica dei numeri, all’interno dei quali il ministro ha inserito 1 scuola in Egitto, e 11 istituzioni private per il superamento dei primi esiti diffusi dagli organi di stampa di circa 100 scuole. Il dato vero è che poco cambia rispetto alla platea considerata e, perfino rispetto alle precedenti sperimentazioni (l’ampliamento a mille scuole del ministro Bianchi nel 2021 aveva raggiunto le 243 richieste): si tratta dei numeri del fallimento della riforma Valditara.

Dai dati in possesso della FLC CGIL, ancora in fase di elaborazione, al momento sono incluse 12 istituzioni paritarie non statali e, spesso sono presenti più filiere nello stesso istituto scolastico, circoscrivendo ulteriormente il numero dei Collegi dei docenti della scuola pubblica che hanno accettato la riforma caldeggiata dal ministro. Le condizioni in cui si è giunti alla delibera di adesione, sono state caratterizzate da pressioni e forzature, a partire dall’emanazione del DM 240/23 nonostante il parere contrario del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, dal rinvio dei termini inizialmente previsti per il 30 dicembre poi spostati al 12 gennaio, alle riunioni di chiarimento con i Direttori generali degli Uffici scolatici regionali, per finire a convocazioni dei Collegi docenti in modalità on line durante il periodo di sospensione natalizia delle attività didattiche. L’elemento di forzatura maggiore è, comunque, l’inoltro di candidature alla sperimentazione senza alcuna deliberazione collegiale o addirittura in presenza di delibere contrarie da parte del Collegio docenti.

Su questi elementi bisognerà far luce e la FLC CGIL è impegnata ad un’attenta azione di monitoraggio al fine di salvaguardare l’autonomia e il rispetto degli organi collegiali, al netto del fatto che, seppure il numero sia ripetuto con convinzione, 171 scuole sono i numeri del fallimento della Filiera Valditara.

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