Il ministro ci riprova e anche quest’anno ripropone la modifica all’ordinanza sulle GPS. Abilitati e specializzati in Italia rischiano di essere scavalcati da chi ha titoli ancora “in sospeso”
Le organizzazioni sindacali sono state informate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito che sul tema dei docenti abilitati o specializzati all’estero ci sarà un’inversione di rotta rispetto all’impostazione tenuta sinora. Rispetto all’informativa precedente nella quale si ribadiva che chi ha acquisito il titolo all’estero ed è in attesa di riconoscimento avrebbe potuto inserirsi nella 1 fascia delle GPS, ma senza possibilità di accedere ai contratti a TD, una nuova bozza di Ordinanza va nella direzione diametralmente opposta.
I docenti che hanno acquisito un titolo di abilitazione o specializzazione per il sostegno all’estero, in paesi in cui, parlando di inclusione e sostegno, esistono ancora le classi differenziali, sono circa 12 mila.
Il costo sostenuto si aggira spesso intorno agli 8-9 mila euro a cui si aggiungono le spese per i ricorsi.
I processi di valutazione dei titoli, finalizzati all’eventuale riconoscimento, hanno visto lunghi contenziosi davanti al TAR e al Consiglio di Stato e una lentezza ingiustificabile da parte del Ministero del’Istruzione e del Merito nel dare un esito alle procedure.
Lo scorso anno, con il Decreto Legge 44/2023, è stato previsto un cospicuo investimento a favore di CIMEA, il Centro Informazioni Mobilità Equivalenze Accademiche, per favorire l’accelerazione dei processi di riconoscimento. Tuttavia nell’incontro l’Amministrazione ha comunicato che solo il 10% delle istanze hanno avuto un riscontro.
Alla luce dell’informativa ricevuta, è chiaro che se il ministro Valditara confermasse questa impostazione, la nuova Ordinanza ribalterebbe la previsione mantenuta sino ad oggi, con la conseguenza che molti docenti abilitati e specializzati in Italia si vedrebbero scavalcati nell’accesso ai contratti a tempo determinato.
È stata inoltre comunicata una rilevante modifica apportata alle tabelle di prima fascia della scuola secondaria, con l’attribuzione dello stesso punteggio, pari a 24 punti, sia per i corsi ordinari che per i corsi abilitanti di qualsiasi peso formativo (60, 36 e 30).
La FLC CGIL ha confermato la richiesta di valorizzare dal punto di vista del punteggio i docenti risultati idonei nei concorsi abilitanti che hanno superato procedure selettive e di prorogare al 2024/25 le assunzioni da 1° fascia GPS.
È stata infine ribadita la netta contrarietà all’ipotesi di conferma del supplente di sostegno, su richiesta delle famiglie e a discrezione dei dirigenti scolastici, nonchè alle modifiche all’ordinanza proposte.