Online il numero di aprile di Articolo 33

 

Uno sguardo avanti, verso un futuro sostenibile.

È finalmente online il numero di aprile di Articolo 33, la nostra rivista da poco completamente rinnovata e ora completamente digitale e open access.
 

La crisi attuale ci richiama alla necessità di riflettere sui valori fondamentali della pace, della comprensione e della coesistenza pacifica, ma anche di guardare avanti verso un mondo che possa offrire opportunità di prosperità e benessere per tutti, di guardare a un nuovo modello sociale di fare impresa dove le fabbriche non esplodono e le persone non rischiano più la vita ogni giorno mentre lavorano. Che guardi a un futuro sostenibile.

In un mondo che lentamente muore, futuro sostenibile significa tante cose, in questo numero ne nominiamo una, per cominciare: transizione ecologica. In questo caso transizione ecologica verso la mobilità sostenibile. Una prospettiva e una opportunità unica, in linea con gli ambiziosi obiettivi climatici di decarbonizzazione e neutralità climatica dell’Europa, che va imboccata senza indugi e in modo coerente. L’Italia è ancora molto indietro a causa di due grandi assenti: politiche industriali e climatiche. L'idrogeno verde si presenta come una delle soluzioni più promettenti per ridurre le emissioni nocive e promuovere un ambiente più pulito.

Un futuro che guarda avanti guarda a una generazione che rifugge la violenza, in questo caso la violenza di genere, una piaga che sta sbriciolando le fondamenta della nostra società. Pochi giorni fa in Grecia una ragazza di ventotto anni è stata uccisa dal suo ex fidanzato qualche metro dopo aver lasciato la stazione della polizia, dove si era recata per chiedere aiuto. Ma nessuno l’ha aiutata. In Italia sono già 33 i femminicidi commessi nei primi 4 mesi del 2024. Questa è una realtà che non può essere ignorata. È urgente adottare misure concrete per proteggere le vittime, educare le nuove generazioni al rispetto e promuovere una cultura dell'uguaglianza e dell'inclusione. E per farlo bisogna partire, anche, dalla scuola. Luogo di ascolto, di rifugio e di ripartenza. Si parla tanto di scuola anche in questo numero, in particolare di valutazione, perché ce lo impone l’agenda politica e perché non si dimentichi che la scuola che vogliamo è democratica e inclusiva e che non si possono strumentalizzare parole come merito, chiarezza, serietà, nascondendo il vero intento di riportare la scuola indietro di cento anni. La scuola deve sviluppare la personalità degli studenti e non selezionare. La scuola deve includere, senza far rimanere indietro nessuno.

Parlando di sfide, non possiamo trascurare quelle etiche e sociali che accompagnano l'avvento dell'intelligenza artificiale, un argomento di cui ci stiamo occupando ormai da mesi. Mentre questa tecnologia offre un enorme potenziale per migliorare la nostra vita quotidiana, sorgono anche questioni importanti riguardanti la privacy, il consenso e il controllo umano. È essenziale un dibattito aperto e trasparente su queste questioni, guidato da valori etici e dal rispetto dei diritti di tutti.

Buona lettura!

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