Ddl Valditara sulla valutazione nella primaria: un atto regressivo che ci riporta ad un modello di scuola selettivo e competitivo

 

Con cinque righe introdotte nel disegno di legge si torna ai giudizi “sintetici” nella scuola primaria con una logica selettiva e classista.

 

Nell’aula del Senato il 17 aprile è stato approvato il disegno di legge messo a punto dal Ministro Valditara. Il provvedimento prevede tre articoli, tra cui anche la norma, inserita in Commissione con un emendamento, per il ritorno alla scuola primaria dei giudizi sintetici nella valutazione intermedia e finale.

La norma rimanda la definizione dei giudizi ad un’ordinanza ministeriale che arriverà dopo il passaggio alla Camera.

Si tratta del quarto cambiamento dal 2008 ad oggi senza alcun coinvolgimento delle scuole e degli insegnanti.

La FLC  CGIL come già esplicitato nel comunicato stampa del 18 aprile  esprime un giudizio fortemente critico rispetto a tutto l’impianto del DL e sull’introduzione dei giudizi sintetici che smantellano tutto l’impianto di una valutazione formativa, partecipata, trasparente e democratica.

Il giudizio descrittivo permette di esplicitare, raccontare e sostenere i processi cognitivi, emotivi ma anche sociali attraverso cui si manifestano gli apprendimenti.

Per la FLC CGIL questo voto è una concessione ad un modello di scuola che non valorizza le differenze ma le stigmatizza, che non sostiene i processi di apprendimento ma valuta le performances, che non include ma esclude.

Per tutte queste ragioni, insieme a diverse associazioni e movimenti, la FLC CGIL non si fermerà e utilizzerà tutti gli spazi per affermare il valore formativo della valutazione ed un’idea di scuola inclusiva e solidale.

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