I tempi compressi dei percorsi abilitanti sviliscono la qualità formativa e creano difficoltà nella gestione del tirocinio e della didattica. I docenti frequentanti devono poter fruire delle 150 ore.
Sono state segnalate numerose difficoltà per quanto riguarda la frequenza dei percorsi abilitanti e l’effettuazione del tirocinio da parte di coloro che si trovano nel doppio ruolo di studenti e lavoratori, per lo più occupati come supplenti in attività di insegnamento.
L’avvio dei corsi, avvenuto con gravi ritardi nell’a.a. 2023/24, ha impedito di presentare istanza, entro la scadenza prevista, per la fruizione delle 150 ore di permesso per il diritto allo studio mentre la stretta tempistica rende lo svolgimento dei tirocini incompatibile con l’organizzazione scolastica.
È pertanto necessario riallineare i corsi abilitanti alle scadenze dell’anno scolastico, da settembre a giugno, come avviene per il TFA sostegno, in modo da garantire da un lato l’accesso ai permessi per diritto allo studio, dall’altro tempi più distesi per lo svolgimento delle attività di formazione, compresi i tirocini.
Prevedere la conclusione dei corsi entro il mese di maggio consentirebbe comunque di utilizzare il titolo per l’inserimento nelle GPS e rappresenterebbe, a regime, un modo più efficace di gestione dei tempi della formazione.
La FLC CGIL ha pertanto sollecitato i ministeri competenti, dell’Università e dell’Istruzione, a intervenire tempestivamente per garantire un’organizzazione più congrua coi tempi della scuola, rispondente ai bisogni dei corsisti e attenta alla qualità formativa
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Roma, 15 ottobre 2024
Al Prof. Giuseppe Valditara
Ministro dell’Istruzione e del Merito
Al Prof. Giuseppe Recinto
Capo di Gabinetto del MIM
Alla Dott.ssa Carmela Palumbo
Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Alla Prof.ssa Anna Maria Bernini
Ministra del’Università e Ricerca
Alla Prof.ssa Marcella Panucci
Capo di Gabinetto del MUR
Oggetto: Percorsi abilitanti: attività formative, tirocinio e fruizione permessi diritto allo studio. Richiesta di riallineamento delle tempistiche con l’anno scolastico.
L’avvio dei percorsi abilitanti relativi all’a.a. 2023/24, con i forti ritardi che hanno contrassegnato la definizione dei posti e la pubblicazione dei decreti MUR n. 620 e 621 del 22 aprile 2024, ha determinato una tempistica serrata per lo svolgimento dei corsi.
Le attività didattiche e formative, infatti, comprensive di tirocini e laboratori, iniziati nella migliore delle ipotesi a fine settembre, dovrebbero concludersi entro il mese di dicembre.
Questa tempistica ha impattato negativamente sull’organizzazione dei corsi, soprattutto per quanto riguarda le attività di tirocinio, e sulla frequenza da parte dei docenti precari, a causa della fitta concentrazione delle lezioni in poche settimane nel pieno dell’anno scolastico.
Inoltre gli studenti lavoratori che operano a scuola sono stati esclusi dalla possibilità di accesso ai permessi del diritto allo studio. La presentazione delle istanze per le 150 ore entro il 15 novembre di ogni anno, fruibili dal successivo mese di gennaio, è risultata incompatibile con le scadenze delle iscrizioni ai percorsi abilitanti.
Alla luce della situazione descritta, la FLC CGIL chiede:
· di disporre una proroga, almeno fino a maggio, per quanto riguarda la conclusione dei percorsi abilitanti relativi all’a.a. 2023/24, in particolare di quelli che richiedono frequenza delle lezioni in presenza e attività di tirocinio;
· di avviare con massima tempestività le procedure per l’avvio dei corsi relativi all’a.a. 2024/25 e di riallineare la tempistica di tutti i percorsi abilitanti con l’anno scolastico, come avviene per il TFA sostegno.
Tale riorganizzazione favorirebbe tempi più distesi, funzionali a una formazione di qualità, consentendo contemporaneamente il conseguimento del titolo in tempo utile per le più importanti scadenze amministrative, a partire dall’inserimento nelle GPS e nelle relative fasce aggiuntive.
Con l’occasione, si inviano cordiali saluti.
Il Segretario generale FLC CGIL
Gianna Fracassi