Organici ATA: è emergenza, è urgente un confronto. La FLC CGIL scrive al Ministro

 

La lettera, nel chiedere un incontro di merito, sottolinea la necessità di rivedere i criteri di determinazione dell’organico, superare il turn over, stabilizzare il personale precario, incrementare l’organico

La Segretaria generale della FLC CGIL, Gianna Fracassi, prende carta e penna e scrive al Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara chiedendo un incontro urgente su di un argomento specifico. Leggi la lettera.

Il tema: l’organico ATA, diventato ormai una vera e propria emergenza per la scuola italiana.

La FLC CGIL enumera i gravi problemi che affliggono le scuole che soffrono per la mancanza di un numero adeguato di personale amministrativo tecnico e ausiliario, sofferenza iniziata a partire dal triennio 2008-2011 (“riforme” Gelmini) con il taglio mai più colmato di circa 45.000 unità di personale.

Nella lettera, fra le altre cose (immissioni in ruolo superamento del turn over, stabilità del personale, trasformazione dell’organico di fatto in organico di diritto) si sottolinea un dato eclatante che mostra come le scuole vivano una situazione di sotto organico che di anno in anno si aggrava.

 Si tratta dell’accresciuto numero degli alunni con disabilità che hanno bisogno di cura dell’igiene personale e di assistenza. Ebbene, mentre, seguendo la curva di crescita del numero degli alunni con disabilità, è aumentato in corrispondenza il numero dei docenti di sostegno- cosa sacrosanta e che anzi reclama l’assunzione in ruolo di tale fascia di docenza – non altrettanto avviene per il personale ATA, che continua a ristagnare nel numero drasticamente ridotto di un quindicennio fa.

Anche questo è uno dei temi che sono stati alla base dello sciopero generale dei settori della conoscenza del 31 ottobre scorso proclamato dalla FLC CGIL. Ed è un tema che per la FLC CGIL continua ad essere fra quelli che motivano alla partecipazione anche allo sciopero del 29 novembre prossimo, proclamato dalle Confederazioni CGIL e UIL, di tutte le categorie lavorative del nostro Paese.
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Roma, 26 novembre 2024

Al Ministro dell’Istruzione e del Merito
Prof. Giuseppe Valditara

Oggetto: Organico del personale ATA. Richiesta incontro.

Onorevole Sig. Ministro,
con la presente intendiamo richiamare la Sua attenzione su di un tema che noi riteniamo cruciale.
Ci riferiamo al tema dell’insufficienza dell’organico del personale Amministrativo Tecnico e Ausiliario della scuola rispetto alle accresciute esigenze che la gestione delle istituzioni scolastiche ormai da tempo richiede. I problemi che vogliamo portare alla sua attenzione sono i seguenti.

La scelta di austerità che il Governo adottò nell’ormai lontano 2008 ai fini del risanamento della finanza pubblica si abbatté con estrema severità in modo particolare sul personale ATA: circa 45.000 unità di tale personale furono cancellate e da allora quel taglio doloroso non è stato mai più recuperato.

Il servizio ha incominciato a soffrirne soprattutto sul versante della sorveglianza ai piani, della sicurezza, del supporto alla didattica e della prestazione dovuta nell’assistenza alla persona e nella cura dell’igiene personale da assicurare agli alunni con disabilità e agli alunni dell’infanzia e della primaria.

Che questa situazione, sul terreno specifico dell’assistenza alla persona e alla cura dell’igiene personale, sia diventata di estrema gravità è evidenziata e testimoniata da un fatto che è sotto i nostri occhi: mentre l’incremento notevole del numero degli alunni con disabilità ha comportato di necessità il conseguente aumento del personale docente di sostegno, analogo aumento non si è verificato per il personale Ata il cui organico è determinato con parametri che non intercettano questa nuova esigenza di cura e assistenza che tale novità comporta.

E’ evidente l’immane lavoro che spetta a quel personale che deve far fronte a un così elevato numero di alunni bisognosi di assistenza e cura. E non bisogna dimenticare che anche sul piano amministrativo tale complessità comporta ricadute gestionali non di poco momento.
Altro elemento che complica il lavoro del personale Ata è il processo di dimensionamento della rete scolastica. Infatti, quei plessi/sedi associate/succursali, non più sedi centrali, dispongono di un numero risicato di Collaboratori scolastici, talora di un numero che è appena sufficiente ad assicurare l’apertura e la chiusura dell’edificio.
A questo si aggiunge il tema del PNRR che sta travolgendo le scuole come mole di lavoro ma anche come impatto sulla liquidità, oltre a non avere ancora a disposizione il personale specifico per il PNRR e Agenda sud.

Esistono poi situazioni in cui, in virtù della legge (DPR 89 del 20 marzo 2009) che consente l’attivazione degli anticipi di frequenza nelle scuole dell’infanzia, il numero dei cosiddetti anticipatari è così elevato che l’assistenza agli alunni diventa assai problematica. In molte di queste situazioni gli Enti locali talvolta si sono fatti carico di fornire un supporto in termini di personale e di strutture (fasciatoi, materiale igienico ecc.), ma ora sempre meno anche a causa delle finanze in difficoltà dei medesimi enti locali.

Inoltre sappiamo che gli organici di questo personale vedono un numero altissimo di precari in organico di diritto a causa del blocco delle assunzioni legato al turn over previsto ormai da molti anni.

In ragione di quanto sopra rappresentato chiediamo un incontro di merito affinché si avvii un confronto in modo sistematico fra istituzioni (Ministero, Scuole, Enti Locali, Conferenza delle regioni) al fine di impostare una strategia centrata, a partire dalla legge di bilancio 2025, su misure tali che ciascun soggetto, in coordinazione con gli altri, e ciascuno per la propria parte, si faccia carico del problema in oggetto.

Cordiali saluti.
Il Segretario generale FLC CGIL
Gianna Fracassi

 

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