Organici scuola 2021/2022: docenti, informativa sulle dotazioni del prossimo anno scolastico

Il MI consolida l’organico attuale e definisce i criteri di distribuzione dei nuovi posti. Manca una visione a lungo respiro. La FLC CGIL chiede un investimento serio sugli organici per portare la scuola oltre l’emergenza, anche attraverso la conferma dell’organico Covid.

L’amministrazione ha convocato martedì 16 marzo le organizzazioni sindacali per l’informativa sugli organici docenti 2021/2022, presentando per l’occasione la bozza di Decreto Interministeriale (MEF, Funzione Pubblica e Ministero dell’Istruzione) già approntata a tal scopo.

Si tratta di un Decreto molto semplificato, che affronta esclusivamente l’aspetto economico-finanziario dell’organico dei docenti della scuola, definendo altresì l’incremento dei posti messi a disposizione dalla Legge di Bilancio 2021:

  • 1.000 docenti di potenziamento in più per la Scuola dell’Infanzia
  • 5.000 posti di sostegno per tutti i gradi di scuola (stabilizzati dall’organico in deroga)

Come negli anni precedenti si procede all’assestamento dell’organico negli Istituti Professionali, la cui revisione a regime comporta ancora una decurtazione di 486 posti di ITP e 164 posti di docenti laureati (totale 650 posti).

Dunque non si evincono misure di investimento strutturali per far fronte ad una reale ripresa dopo il lungo periodo di emergenza: nonostante la situazione di grave eccezionalità che sta vivendo la scuola, il Ministero prevede soltanto il consolidamento della pianta organica ordinaria, concedendo spazio a piccoli aggiustamenti, ma lasciando senza risposta le criticità che la pandemia ha fatto esplodere, una su tutte la necessità di prevedere una soluzione per il sovraffollamento nelle classi.

Per queste ragioni la FLC CGIL ha espresso un giudizio di parziale insoddisfazione, perché -in coerenza con le dichiarazioni del Ministro Bianchi- ci si aspettava una manovra espansiva di potenziamento delle risorse in previsione dell’avvio del prossimo scolastico.

Abbiamo infatti rinnovato la richiesta di trasformare il cosiddetto “organico Covid”, in posti di organico di fatto (rimasto inalterato) e proposto di ragionare di tutte le risorse (diritto, fatto, deroghe e organico aggiuntivo straordinario) in termini di gestione unitaria, in modo da garantire regole certe sull’utilizzo del personale.

Provvederemo a commentare in maniera puntuale le tabelle organiche quando avremo il testo definitivo del Decreto Interministeriale e degli allegati.

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