Precari scuola, una delegazione ricevuta al Ministero: pagare gli stipendi arretrati, trasformare le supplenze COVID in supplenze al termine delle attività didattiche, stabilizzare i precari

Resoconto dell'incontro al MI a margine del presidio indetto dalla FLC Cgil

Una delegazione della FLC e di lavoratrici e lavoratori precari è stata ricevuta oggi, durante il presidio indetto davanti al Ministero dell'Istruzione, dalla dott.sa Capasso in rappresentanza del Gabinetto del Ministro, dal Direttore delle risorse umane e finanziarie del MI, Jacopo Greco e dal Dott. Serra direttore generale del personale. La delegazione ha affrontato innanzitutto il tema dei ritardi nel pagamento degli stipendi e la gestione dell'organico COVID. Abbiamo segnalato come tutta la gestione di queste supplenze sia stata fallimentare: la scelta di non inserire i posti in organico di fatto ha prodotto ritardi nel pagamento degli stipendi e disagi enormi ai lavoratori. Per questo la nostra richiesta è che oltre a provvedere nel più breve tempo ai pagamenti, in vista del prossimo anno si stabilizzino questi posti in organico con incarichi al 30 giugno.

I lavoratori in delegazione hanno ben descritto tutti i disagi legati ai ritardi e alle continue aspettative tradite dalle tante emissioni speciali che si sono succedute da ottobre a oggi. Hanno testimoniato con grande dignità le difficoltà oggettive di chi pur lavorando regolarmente non percepisce retribuzione e deve comunque affrontare tutte le spese di una vita normale, dall’affitto ai trasporti.

Come FLC CGIL abbiamo evidenziato all’Amministrazione le misure necessarie per far sì che dal primo settembre 2021 ogni scuola abbia tutti gli insegnanti, tutti i collaboratori scolastici e tutti gli assistenti amministrativi e tecnici al suo posto e nessuno istituto sia senza dirigente scolastico e DSGA. I numeri dei posti vacanti nella scuola hanno toccato ormai cifre troppo alte, una situazione gravissima che ci porterà a settembre ad avere più di 200 mila supplenze da attribuire. Gli organici ATA, necessari ancor di più in epoca COVID per soddisfare le esigenze legate alla sanificazione, sono ridotti all’osso e vanno aumentati. Occorre un cambio di passo forte e una prospettiva che porti a stabilizzare i docenti precari, alle farraginose procedure selettive dei concorsi banditi bisogna sostituire un meccanismo selettivo snello e incentrato sulla formazione, che negli attuali concorsi è sparita.

Per quanto riguarda il personale supplente l'Amministrazione ha dichiarato che il sistema va senza ombra di dubbio efficientato, il ministero sta lavorando in un tavolo tecnico congiunto con NoiPA e la previsione è che la situazione si regolarizzi a partire da marzo.

Sulla possibilità di trasformare i contratti Covid in supplenze al termine delle attività didattiche l'Amministrazione ha sottolineato che serve un impegno del legislatore, ma a livello tecnico si riconosce che quella sarebbe una soluzione più efficace che rappresenteranno sicuramente al nuovo Ministro. Per i temi delle stabilizzazioni ovviamente bisognerà interloquire con il nuovo titolare del Dicastero, tutti hanno comunque riconosciuto i disagi connessi alle cattedre scoperte.

Il nostro impegno per la stabilità degli organici della scuola prosegue e continueremo a seguire con attenzione e presidiare queste tematiche al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori.

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