La FLC lancia una vertenza sindacale nazionale per affermare che il principio della parità di trattamento tra personale a tempo determinato e personale a tempo indeterminato già sancito da una recente sentenza della corte di giustizia europea si applichi anche nel nostro paese.
La Corte Europea, affrontando il caso di una lavoratrice spagnola ha sottolineato come non vi possano essere discriminazioni di alcun tipo quindi anche sotto il profilo dell’anzianità e del diritto alla carriera. La questione non può non investire anche il nostro ordinamento.
Abbiamo quindi deciso di aprire una vertenza per tutto il personale interessato della scuola, degli enti di ricerca, delle università, delle accademie e dei conservatori.
Per evidenziare il carattere sindacale e l’importanza dell’iniziativa stiamo inoltrando a tutte le istituzioni interessate una diffida a firma del Segretario generale in cui chiediamo il recepimento di questo principio di civiltà.
Siamo già pronti ad avviare anche il contenzioso qualora le amministrazioni non dovessero adeguarsi e avevamo già posto il problema nella trattativa per il contratto della scuola e nel primo incontro del tavolo per il rinnovo del contratto della ricerca relativamente ai lavoratori di quel settore. Resta fermo che questa vertenza si affianca al nostro impegno per il superamento del lavoro parasubordinato vera piaga dei comparti dell’università e della ricerca, questione parimenti posta ai tavoli contrattuali.
Per la FLC non esistono lavoratori di serie A e lavoratori di serie B.
In questi giorni partiranno le assemblee per informare e raccogliere adesioni per una campagna che sarà di massa.
Roma, 12 marzo 2008