L’Associazione Proteo Fare Sapere verso la Conferenza nazionale di Programma di settembre e ottobre 2021

 

Prende il via una importante iniziativa politica, culturale e professionale che segnerà profondamente la storia dell'associazione e il suo programma fondamentale. Articolo di Dario Missaglia, Presidente nazionale Proteo Fare Sapere

Nella giornata del 28 giugno, riunito in modalità mista, il Consiglio nazionale della nostra associazione, ha approvato alla unanimità, dopo una attenta analisi, la proposta presentata a nome dell’Ufficio di presidenza nazionale. Prende così il via una importante iniziativa politica, culturale e professionale che segnerà profondamente, almeno questo è quanto tutti noi ci auguriamo, e lavoreremo perché si realizzi, la storia della nostra associazione e il suo programma fondamentale. La proposta approvata non sarebbe stata possibile se, in questi mesi molto difficili, una parte rilevante delle nostre strutture periferiche non avesse sviluppato su diversi fronti una imprevedibile e ricca vitalità politica che ha generato iniziative diffuse rivolte al mondo della scuola: riflessioni, proposte e materiali di lavoro, corsi di formazione su molti e diversificati ambiti di iniziativa.

Alle tante persone, nostri quadri dirigenti e non solo, che hanno reso possibile questo bilancio così significativo con un pregevole lavoro di ricerca ed elaborazione sul territorio, ai membri del Comitato tecnico scientifico di Proteo che hanno offerto in molte e importanti occasioni contributi di grande qualità, il ringraziamento mio e di tutto l’Ufficio di presidenza nazionale. Un ringraziamento anche a quei quadri dirigenti della FLC, nazionali e territoriali, che nel corso delle tante conferenze realizzate, sia pure con differenze talvolta rilevanti tra territorio e territorio, hanno partecipato e contribuito alla nostra elaborazione. Di questo rapporto positivo, più volte richiamato insieme al Segretario generale della FLC, Francesco Sinopoli, avremo ancora bisogno per tutta la fase della realizzazione della conferenza.

Sulla base di queste premesse, con l’obiettivo di valorizzare la partecipazione e il contributo di idee delle nostre strutture territoriali e far esprimere al meglio la natura programmatica della conferenza, in modo da realizzare quel salto culturale che è alla base della decisone assunta a giugno scorso, la nostra conferenza di programma si articolerà in sessioni di lavoro da realizzare prudenzialmente in modalità mista, configurando così una sorta di itinerario in cui, per dirla con Freinet, “il cammino è importante quanto la meta”.

Nelle nostre intenzioni la modalità mista è pensata per favorire, per quanto sarà possibile, un recupero di vicinanza tra il gruppo dirigente e nello stesso tempo assicurare, con la dovuta organizzazione, una partecipazione a distanza a un più ampio pubblico, anche oltre i confini della nostra associazione.

La Conferenza nazionale

1. Sessione di apertura della Conferenza nazionale a Bergamo, (7 settembre) là dove tutto ebbe inizio. Un evento non solo per onorare un impegno assunto e ricordare le vittime del covid, ma anche per sviluppare una riflessione sui punti di partenza della nostra conferenza:

  • La centralità dei soggetti che apprendono, ovvero l’umanità viva che anima la scuola ogni giorno e reclama oggi nuove scelte pedagogiche, professionali e politiche; riscoprire, approfondendo, ciò che ci sembrava “naturale” e che proprio il covid ci aiuta a disvelare.
  • Il conte

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