Dovrà essere la contrattazione a regolare lo smart working. Questo è il punto fermo per la Cgil, ribadito quest’oggi al Ministro per la Pubblica amministrazione nella riunione a cui hanno partecipato anche i sindacati di categoria del pubblico impiego, Fp e FLC Cgil
“Al Ministro abbiamo ribadito – prosegue la dirigente sindacale – che riteniamo necessario rafforzare e rilanciare anche in questa fase la contrattazione e il confronto negli Enti e nelle singole amministrazioni, a partire dal Ccnl, ossia lo spazio di regolamentazione migliore per ogni forma di attività lavorativa, compreso il lavoro agile. Nelle more dei rinnovi contrattuali, però, riteniamo necessario garantire da subito la gestione contrattata di questa fase con la necessaria flessibilità rispetto alle specificità delle singole amministrazioni. Va quindi avviato un confronto e una contrattazione per preservare le misure di prevenzione e sicurezza, salvaguardare le innovazioni organizzative, evitare un rientro di massa non governato, ma accompagnarlo”.
Per Scacchetti “è indispensabile gestire la transizione dall’emergenza al post emergenza in modo graduale e attraverso il confronto e le intese nei luoghi di lavoro, senza forzature e rispettando tutte le norme di sicurezza e le precauzioni necessarie. Serve anche – aggiunge – far tesoro di tutte le innovazioni che sono state introdotte anche in termini di benessere organizzativo”. “La nostra iniziativa, nelle prossime settimane, sarà volta alla definizione di linee guida che rispondano a queste esigenze, nonché alla verifica che in tutti i luoghi di lavoro – conclude Scacchetti – si rispettino le condizioni di sicurezza, alla luce dello stato di emergenza”.