Personale della scuola: come si va in pensione nel 2022?

 

FLC CGIL, INCA CGIL e SPI CGIL hanno predisposto un volantone riassuntivo dei criteri per l’accesso al pensionamento dal 1° settembre 2022.

Come ogni anno la FLC insieme al Patronato INCA CGIL e allo SPI CGIL ha preparato un volantone riassuntivo dei requisiti necessari per l’accesso all’assegno pensionistico, a partire dal 1 settembre del 2022. Il Volantone, oltre ad essere di facile lettura, è scaricabile per essere affisso nelle bacheche sindacali delle scuole.

Il MIUR con la circolare 30142 del 1° ottobre 2021 (con relativa tabella) ha fornito indicazioni operative per l’applicazione del decreto sulle cessazioni dal servizio del personale della scuola dal 1° settembre 2022.
La nota riguarda tutto il personale di ruolo della scuola, docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario, anche in servizio all’estero e che ha i requisiti per andare in pensione dal 1° settembre 2022.

Le domande vanno presentate entro la data del 31 ottobre 2021.

Scarica il volantone

Può presentare la domanda chi chiede:

  • la cessazione dal servizio finalizzata o meno al pensionamento;
  • il trattenimento in servizio oltre il limite dei 67 anni, al solo fine di maturare il minimo contributivo per la pensione di vecchiaia;
  • la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale con contestuale attribuzione del trattamento di pensione (DM 331/97);
  • l’accesso al trattamento di APE SOCIALE.

La revoca delle suddette domande, se già presentate, va effettuata entro lo stesso 31 ottobre 2021.

Le nostre strutture e il patronato INCA (in Italia e all’estero) sono a disposizione per l’aiuto necessario a superare gli ostacoli che sempre più il sistema pensionistico presenta, in assenza di una riforma delle pensioni che superi l’iniquità della Riforma Fornero.

La CGIL, insieme a CISL e UIL sta cercando di avviare un confronto col Governo con l’obiettivo di una riforma strutturale del sistema pensionistico, sulla base della piattaforma unitaria, già pronta da tempo e non ancora discussa con i ministri competenti.

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