Sentenza Corte di Giustizia europea: la formazione è a tutti gli effetti orario di lavoro. La FLC chiede nuovo incontro al ministero

 

I contenuti della sentenza aprono ulteriori implicazioni per quanto riguarda l’obbligo formativo in materia di inclusione.

La sentenza della Corte di giustizia europea dello scorso 28 ottobre sancisce inequivocabilmente il principio che la formazione professionale obbligatoria è a tutti gli effetti prestazione lavorativa, quindi da considerarsi orario di servizio.

Alla luce di questa ulteriore conferma delle posizioni già espresse, la FLC CGIL ha reiterato la richiesta di incontro al Ministero dell’istruzione, per affrontare la questione della formazione obbligatoria di 25h sull’inclusione scolastica prevista dalle recenti disposizioni normative. Data la complessità della materia, occorre infatti individuare soluzioni che tengano conto di tutte le criticità ad essa connesse. Anche dal punto di vista giudiziario restano aperti diversi fronti. A questo proposito ricordiamo che il TAR ha respinto la richiesta presentata dall'Amministrazione di sospensiva della sentenza di annullamento del D.I. 182/2021 (nuovo modello di PEI) e che nei prossimi giorni è atteso il pronunciamento del TAR sulla richiesta della FLC CGIL di sospensiva del DM 188/2021 e della circolare 27622 del 6 settembre 2021.

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Roma, 12 novembre 2021

Al Direttore Generale per il personale scolastico
Dott. Filippo Serra

Al Direttore Generale per lo studente,
l’integrazione e la partecipazione
Dott. Antimo Ponticiello

Ministero Istruzione

Oggetto: Formazione 25 h su inclusione per il personale scolastico. Richiesta di incontro

Con la nota 27622 del 6 settembre 2021, codesta Amministrazione ha inviato alle scuole le indicazioni operative per la “Formazione in servizio del personale docente ai fini dell’inclusione degli alunni con disabilità ai sensi del comma 961, art. 1 della legge 30 dicembre 2020, n. 178 – DM 188 del 21.6.2021”.

Successivamente, con la nota 32063 del 15 ottobre 2021, prorogava i termini di scadenza per la effettuazione dei corsi, dal 30 novembre 2021 al 30 marzo 2021.

La stessa Amministrazione motivava il differimento con l’annullamento del D.I. 188/2020, e conseguentemente del nuovo modello di PEI, in esecuzione della sentenza n. 9795 del 14 settembre 2021 del TAR Lazio, riconoscendo l’esigenza di formazione strettamente connessa alle competenze richieste dalla recente normativa.

È nota, in quanto ribadita nelle diverse sedi e in tutte le occasioni di interlocuzione con l’Amministrazione, la posizione della FLC CGIL che ritiene, tra l’altro, che l’immotivata imposizione di tempi tanto stringenti per l’effettuazione dei corsi invada il campo di autonomia delle scuole, condizionando la programmazione e progettazione del piano di formazione in capo ai Collegi dei Docenti.

La scrivente O.S. ritiene infatti che, seppur obbligatorie, le attività previste dal DM 188, declinate secondo le indicazioni della nota 27622, debbano in tutti i casi essere deliberate dal Collegio dei Docenti

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