Quali sono i principali motivi dello stato di agitazione che ha spinto la Flc Cgil insieme agli altri sindacati a proclamare lo sciopero per il 10 dicembre?
La FLC Cgil, insieme alla Uil Scuola, Snals Confasl e Gilda Unams, ha posto alla base dello stato di agitazione una piattaforma rivendicativa molto molto chiara, dal momento che nella legge di bilancio 2022 non ci sono le risposte che attendevamo. Il governo ci ha convocato il 23 novembre al tavolo della conciliazione. In quella sede abbiamo valutato negativamente la qualità delle risposte che ci sono state date e abbiamo indetto lo sciopero il 10 dicembre prossimo.
Stanti gli impegni che il Governo aveva preso con il “Patto per la scuola ” del maggio 2021, con la legge di bilancio 2022 ci attendevamo parole chiare su: aumento del fondo per la valorizzazione professionale dei docenti, la proroga dei contratti covid anche per gli Ata, un segnale tangibile per il superamento definitivo del precariato, il superamento dei blocchi sulla mobilità per docenti e Dsga neo assunti, la soluzione dell’annosa questione dei facenti funzioni che da molti anni coprono oltre il 20% dei posti vuoti di Dsga, la riduzione del numero degli alunni per classe con il definitivo superamento del DPR 81/09, un dimensionamento delle scuole che le renda gestibili con alla testa di un Ds e un Dsga al di là delle sue dimensioni, la caducazione di altre norme a costo zero e sbagliate sul piano pedagogico-didattico come l’insegnamento di scienze motorie nella scuola primaria, un investimento sul S