Legge di bilancio e istruzione degli adulti: le proposte della FLC CGIL

 

Necessario un deciso cambio di passo per un settore sempre più strategico nell’ambito delle politiche educative nazionali.

La FLC CGIL ha presentato alcune proposte finalizzate rilanciare e rafforzare le politiche relative all’istruzione degli adulti e all’apprendimento permanente, settori che stanno diventando sempre più strategici nell’ambito delle politiche educative nazionali che devono essere finalizzate, in primo luogo, all’elevamento dei livelli di istruzione della popolazione adulta.

In particolare la FLC CGIL propone:

  • l’attivazione di una sperimentazione nazionale con l’obiettivo di mettere insieme i CPIA con i percorsi di II livello incardinati nelle scuole secondarie di II grado. L’esito di questa sperimentazione dovrebbe essere la costituzione di istituzioni scolastiche a tutto tondo dedicate all’istruzione degli adulti nella prospettiva di superare le numerose criticità presenti nell’attuale assetto ordinamentale e di diventare davvero il punto di riferimento delle reti territoriali per l’apprendimento permanente che stentano a decollare. Istituzioni di questa tipologia possono realmente diventare un punto di riferimento per la lotta alla dispersione scolastica, l’elevamento dei livelli di istruzione dei cittadini di questo Paese, ancora tristemente molto bassi, e luoghi di vera integrazione tra culture diverse. In connessione con l’attuazione della sperimentazione le soglie minime del numero di alunne e alunni per l’attribuzione dell’autonomia al singolo CPIA possono essere derogate;
  • l’utilizzazione quota parte delle risorse destinate all’ampliamento delle dotazioni organiche dei centri pubblici per l’impiego per assumere personale organicamente impegnato in attività progettate e attuate insieme ai CPIA “riformati”;
  • il mantenimento e l'incremento nel triennio 2022/23 – 2024/25 della dotazione organica del personale docente e ATA che lavora nell’istruzione degli adulti che in questi anni, in mancanza di precise indicazioni ministeriali, è stato oggetto di un impoverimento che rischia di mettere in ginocchio un settore strategico del nostro sistema educativo.

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