"Un governo nato per ridurre le disuguaglianze, con questa manovra finanziaria le allarga", spiegano Flc Cgil e Uil Scuola, chiedendo all'esecutivo "un'inversione delle politiche che sinora hanno ricalcato quelle neoliberiste degli ultimi vent'anni"
Lo sciopero della scuola apre la vertenza Paese. Flc Cgil e Uil Scuola, insieme a Snals e Gilda, hanno già proclamato lo sciopero generale del settore per venerdì 10 dicembre. Uno stop che ha funzionato da detonatore della più ampia manifestazione di dissenso politico che attiene allo sciopero generale di tutte le categorie di lavoratori pubblici e privati, indetto da Cgil e Uil per giovedì 16 dicembre per “chiedere un’inversione delle politiche del governo che sinora hanno ricalcato quelle neoliberiste degli ultimi venti anni, in cui a pagare sono stati lavoratori dipendenti e pensionati”.
“La protesta, oltre ai temi della scuola ancora senza soluzioni, sui quali sono in atto momenti di confronto con le forze politiche che sostengono questa maggioranza, porta alla luce la sostanziale insufficienza dei provvedimenti sulle pensioni e sulla riforma del fisco”, spiegano i sindacati dell’istruzione: “Misure, come quella dell’assegno unico per carichi di famiglia, che ovviamente riguardano ampia parte del Paese, e anche i lavoratori della scuola”.
I segretari generali di Flc Cgil (Francesco Sinopoli) e Uil Scuola (Pino Turi) evidenziano che “sono interventi che andranno a incidere in modo