Nel corso dell’incontro abbiamo anche posto all’attenzione dell’amministrazione la necessità di indicazioni chiare in materia di gestione anticovid e richiesto un incontro specifico sul lavoro agile
La convocazione di oggi 11 gennaio 2022 avente per tema il rinnovo del CCNI mobilità 2022-2025 del personale docente, educativo e ATA ha evidenziato, ancora una volta, la netta divergenza tra la posizione del Ministero dell’Istruzione e quella dei sindacati. Il punto centrale richiesto da tutte le sigle è stato quello di cancellare o attenuare significativamente la rigidità del vincolo di permanenza per i docenti e DSGA neo-assunti sulla sede di immissione in ruolo oltre a quello, più recente, imposto dal decreto sostegni-bis all’esito dei movimenti.
Riprendendo il comunicato congiunto, come FLC CGIL siamo tornati ad affermare quanto già detto in tutti gli incontri politici, ovvero che la mobilità del personale è tema da ricondurre alla contrattazione e all’autonomia delle parti, superando ogni “incursione di legge”.
Il rinnovo del CCNI si svolge alla vigilia del rinnovo del CCNL che è il livello deputato a definire le linee guida e gli obiettivi per la contrattazione integrativa: solo all’interno delle indicazioni che lì trovano sede, deve discendere la discussione che non può rimanere subalterna alle rigidità legislative.
Si tratta di capire, quindi, in modo netto se c’è, oppure no, la volontà da parte del ministero di andare oltre le norme vigenti sui vincoli di permanenza recuperando e utilizzando gli spazi della contrattazione.
Il Capo Dipartimento, pur con la premessa che “è sempre interesse dell’amministrazione trovare punti di incontro” ha risposto che è stato fatto un lavoro di approfondimento per cercare qualche possibile convergenza, ma nulla al momento attuale può supportare l’avvicinamento alle richieste di parte sindacale, fermo riservarsi un ulteriore passaggio politico con lo stesso Ministro Bianchi.
All’ordine del giorno anche un secondo tema riguardante la gestione del personale nell’emergenza, sollecitato proprio dal segretario generale Francesco Sinopoli nell’incontro di sabato 8 gennaio scorso.
Sono diverse le criticità che le scuole segnalano, dalla sostituzione dei lavoratori con provvedimento di sospensione, alle condizioni oggettive per ricorrere alla DDI, dalla distribuzione delle mascherine FFP2 al testing nella scuola primaria, nonché l’utilizzazione in altri compiti del personale non-vaccinabile.
Un capitolo a sé che necessita di indicazioni precise è quello del lavoro agile ATA, sul quale come FLC CGIL riteniamo vigente l’accordo sottoscritto a novembre scorso nelle more di quanto verrà stabilito nel prossimo rinnovo del CCNL.
È nostro impegno trasmettere in dettaglio le difficoltà che emergono dalle scuole e farci tramite affinché siano chiariti dall’amministrazione in modo inequivocabile e nell’interesse di tutti.