Comunicato stampa della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL
Roma 5 luglio - Le lavoratrici e i lavoratori precari della scuola, docenti e ata, non potranno percepire l’indennità una tantum di 200 euro prevista per tutti gli altri lavoratori dal DL 50/2022 “Aiuti”. È stato infatti bocciato, durante l’esame in Commissione Bilancio alla Camera, l’emendamento di rettifica del DL appositamente predisposto per evitare che i supplenti al 30 giugno venissero discriminati rispetto agli altri lavoratori, precari e non.
I supplenti al 30 giugno sono un numero elevato di precari, oltre 150.000, che hanno lavorato tutto l’anno scolastico al pari degli altri colleghi, ma si vedranno esclusi dal bonus. Tutto ciò per un cavillo formale dovuto ad una formulazione assolutamente approssimativa ed errata della disposizione normativa che inspiegabilmente prevede che il bonus sia riconosciuto solo a chi percepisce lo stipendio nel mese di luglio o la Naspi nel mese di giugno. Senonché i supplenti con nomina al 30 giugno non percepiscono nel mese di luglio alcuna retribuzione - diversamente dal personale di ruolo e dai supplenti con nomina fino al 31 agosto- e pertanto risultano due volte penalizzati: senza stipendio e senza bonus.
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