Regolerà le operazioni degli anni scolastici 2023/24 e 2024/25. Al centro la questione dei vincoli di permanenza: per la FLC CGIL tutto deve tornare al contratto perché superate le norme.
Dopo la riunione del 19 ottobre scorso nella quale Ministero dell’istruzione e sindacati si sono ritrovati per riaprire la trattativa sul CCNI 2022/25 relativo alla mobilità del personale docente, educativo e ATA, nel pomeriggio del 27 ottobre 2022, come previsto da un cronogramma condiviso, si è tenuto il secondo incontro per analizzare la proposta dell’amministrazione sui punti-cardine conseguenti alle subentrate modifiche legislative.
Il testo revisionato andrà a regolare le operazioni degli anni scolastici 2023/24 e 2024/25, ma in un quadro normativo diverso che disciplina la questione dei vincoli triennali in modo più complesso e di non facile interpretazione, in una sequenza di leggi decadute e nuovi provvedimenti ancora non avviati. Ci riferiamo, in particolare all’art.399 c.3 del D.Lgs 297/94 che era il riferimento sul quale, in varie fasi, è intervenuta la volontà del legislatore circa l’obbligo di permanenza dei docenti neoassunti, ora sostituito, e al DL 36/2022 convertito in Legge 79/2022 laddove si prevede un nuovo sistema di formazione e immissione in ruolo per i futuri vincitori di concorso.
Come FLC CGIL riteniamo che il disposto di legge originario non esista più e, pertanto, non trovi ragione il mantenimento del vincolo applicato agli assunti prima dell’a.s.2022/23, tranne nei casi contemplati nel CCNI in quanto derivanti dai criteri stabiliti dal CCNL (trasferimento/passaggio ottenuti su codice puntuale di sede).
Diversamente, gli assunti a partire dal 2022/23 incorrono nel sistema di revisione del DL 36/22 ma, all’interno di un sistema concorsuale ancora non avviato e che non prevede retroattività. È nostro parere, quindi, che anche questi docenti non debbano rientrare nella disciplina dei nuovi vincoli e dissentiamo dalla posizione del ministero di voler omologare forzosamente il precedente regime al nuovo, estendendolo anticipatamente al corrente anno scolastico.
Rimane ferma l’intenzione di continuare la trattativa da entrambe le parti: in parallelo gli incontri all’ARAN sul rinnovo del CCNL di comparto saranno la sede per definire la cornice entro la quale collocare i criteri per la mobilità di tutto il personale, superando le intrusioni legislative.
La prossima convocazione sarà a breve termine dopo un ulteriore approfondimento della normativa.