Occorre un intervento del legislatore che, ripristinando la biennalità delle GAE, in vigore diversi anni fa, crei le condizioni perché anche le GPS abbiano una cadenza biennale
La bozza di nuovo Regolamento delle supplenze prevede che le GPS abbiano durata triennale.
La ragione di tale scelta risiede innanzi tutto nell’esigenza di un allineamento tra GAE e GPS, laddove la normativa sulle GAE prevede a regime una cadenza triennale.
Nel confronto avviato lo scorso anno sulla bozza di Regolamento l’esigenza di modificare questa impostazione è stata una delle battaglie che abbiamo condotto in modo efficace come FLC CGIL, tanto che per il biennio 2022/24 GPS e GAE sono state aggiornate rispettando la cadenza biennale.
Il Regolamento però cristallizzerà un modello, che deve essere funzionale all’obiettivo di dare risposta alle esigenze delle scuole di docenti titolati e presenti nelle graduatorie di tutto il territorio nazionale.
Da questo punto di vista sono diverse le ragioni che ci spingono verso una proposta di biennalità:
1) l’aggiornamento triennale procrastinerebbe per 3 anni la condizione di impossibilità di accesso alle graduatorie per tutti quei laureati che non riescono a iscriversi alle GPS entro i termini fissati. Questo relegherebbe fuori dal sistema di reclutamento un numero importante di giovani potenzialmente attratti dalla scuola e dall’insegnamento.
2) In alcune discipline e settori, sia di ambito scientifico che nel segmento della scuola primaria, già oggi si registrano grosse difficoltà nel reclutare docenti in possesso del titolo di accesso prescritto dalla normativa. Rinviare a 3 anni l’appuntamento per i nuovi inserimenti aggraverebbe questa condizione.
3) Nel 2021 e nel 2022 si è sperimentato con risultati convincenti, il sistema di chiamata da GPS 1 fascia sostegno, con un importante numero di docenti specializzati assunti a tempo indeterminato o comunque avviati a un percorso di stabilizzazione. L’aggiornamento delle graduatorie e la possibilità di spostarsi laddove le opportunità di assunzione sono maggiori può contribuire al successo della procedura.
4) I docenti iscritti nelle graduatorie con un aggiornamento biennale potrebbero avere una flessibilità di spostamento maggiore e una maggiore motivazione a muoversi anche lontano dalla propria residenza, un fattore che può oggettivamente dare risposta alla domanda di insegnanti del centro nord e innescare processi di trasferimento dei giovani laureati dove le possibilità di lavoro sono maggiori.
5) Un aggiornamento frequente dei titoli e dei servizi determina uno snellimento delle procedure: ci sono meno titoli da dichiarare e meno servizi, quindi meno rischi di errore nella compilazione delle istanze. Inoltre stiamo proponendo al Ministero delle semplificazioni notevoli della procedura informatizzata che potrebbero rendere davvero più gestibile e semplice l’intero processo.
Quali misure sono necessarie per raggiungere l’obiettivo
L’attuale normativa sulle GAE, il Decreto-Legge del 7 aprile 2004 n. 97, convertito con modificazioni dalla L. 4 giugno 2004, n. 143, all’art. 1 comma 4 prevede la cadenza triennale dell’aggiornamento delle GAE.
Tuttavia una deroga alla triennalità dell’aggiornamento è stata già introdotta dal legislatore attraverso il Decreto-Legge del 27 gennaio 2022 n. 4, che ha introdotto all’art. 1 il comma 4-ter che prevede per gli anni scolastici 2022/23 e 2023/24 l'aggiornamento delle GAE biennale.
Quindi per conseguire l’obiettivo sia rispetto alle GAE che alle GPS si richiede ad oggi una modifica della normativa menzionata.
Come FLC CGIL promuoveremo iniziative che vadano in questa direzione, con l’obiettivo di tutelare i lavoratori inseriti nelle graduatorie e anche la funzionalità delle procedure di reclutamento.