Incontro sulle procedure concorsuali per gli insegnanti di religione cattolica: la FLC CGIL chiede un’accelerazione sullo svolgimento dello straordinario per i precari

 

L’autorizzazione ai due concorsi, ordinario e straordinario, ancora al vaglio dell’Ufficio di Gabinetto del Ministro.

Si è svolto venerdi 17 febbraio l’incontro con il Ministero dell’Istruzione e Merito chiesto unitariamente dalle organizzazioni sindacali per fare il punto sui concorsi per gli insegnanti di religione cattolica.

Norme di riferimento, le procedure concorsuali sono quelle previste dall’art. 1-bis del DL 126/2019:

  • Concorso ordinario: la norma autorizza il MIM a bandire, ((entro l'anno 2023)), previa intesa con il Presidente della Conferenza episcopale italiana, un concorso per la copertura del 50 per cento dei posti per l'insegnamento della religione cattolica che si prevede siano vacanti e disponibili ((negli anni scolastici dal 2022/23 al 2024/25)).
  • Concorso straordinario con graduatoria ad esaurimento: il MIM è autorizzato a bandire, contestualmente al concorso ordinario, una procedura straordinaria riservata agli insegnanti di religione cattolica che abbiano svolto almeno trentasei mesi di servizio nell'insegnamento della religione cattolica nelle scuole statali. Alla procedura straordinaria e' assegnato il 50% dei posti vacanti e disponibili per il triennio scolastico 2022/2023-2024/2025 e per gli anni scolastici successivi fino al totale esaurimento di ciascuna graduatoria di merito. E’ prevista una prova orale didattico-metodologica

Proroga dei termini per l’avvio dei concorsi al 2023: è stata disposta nel Decreto Milleprororghe: art 5, comma 3 del D.L. 198/2022.

L’introduzione del concorso straordinario stesso è frutto invece di una battaglia dei sindacati rappresentativi che ha portato nel DL 36/2022 ad affiancare al concorso ordinario, che era già previsto, la procedura straordinaria tesa a tutelare i precari che insegnano da anni religione cattolica.

I posti: al momento il Ministero dell’Istruzione e Merito ha stimato 6.400 posti circa per avere l’autorizzazione a bandire. La proposta è al vaglio dell’Ufficio di Gabinetto del Ministero.

Le nostre osservazioni

Posto che i numeri delle procedure andranno autorizzati dal MEF, dal nostro punto di vista bisogna accelerare l’avvio dei concorsi. La norma è stringente e prevede che i due bandi siano pubblicati simultaneamente, tuttavia nulla osta che stante la diversa natura dei due concorsi lo straordinario si svolga poi con tempi estremamente più celeri.

La procedura straordinaria per noi non deve essere selettiva, quindi dovrebbe prevedere una prova metodologico-didattica senza soglia minima di idoneità. La norma stessa prevede lo scorrimento della graduatoria fino al suo totale esaurimento, quindi l’assenza di soglia minima diventa per noi garanzia di una procedura capace di dare risposta ai precari.

L’amministrazione si è riservata di poter fare un confronto più approfondito appena l’ufficio di Gabinetto darà il via per la predisposizione dei bandi.

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