Comunicato FLC CGIL nazionale, FLC e CGIL di Firenze
Roma, 23 febbraio - Il ministro Valditara definisce “ridicole” le parole di una dirigente di un liceo fiorentino e sostiene che di lettere dei presidi su fascismo e antifascismo non sa che farsene.
La dirigente Savino, dopo l'aggressione al Liceo Michelangiolo, si è rivolta ai propri studenti invitandoli a non essere indifferenti, assolvendo così ai compiti educativi previsti dalla scuola della Repubblica sulla cui Costituzione antifascista il ministro dell’Istruzione e del Merito ha giurato.
Dopo le distorsioni della storia a cui abbiamo assistito in questi mesi ora giunge, da parte di Valditara, anche la minaccia di provvedimenti nei confronti della libera espressione dei dirigenti scolastici.
Il ministro farebbe meglio a placare il clima di tensione e di odio suscitato da giovani neofascisti, a condannare l'accaduto, sostenere i dirigenti nell'esercizio delle loro funzioni educative e ad affermare compiutamente un messaggio antifascista.
La FLC nazionale, la FLC di Firenze e la CGIL di Firenze si impegnano fin d'ora per la difesa dei principi costituzionali di libertà di pensiero, invitando a una mobilitazione straordinaria tutte le forze democratiche e antifasciste.
Landini, inaccettabili dichiarazioni Valditara contro dirigente scolastica Firenze
Comunicato stampa CGIL Nazionale
“Ma il Ministro - aggiunge il leader della Cgil - non si è fermato a questo, ha approfittato dell'occasione per fare propaganda sulla linea nazionalista del Governo invitando di fatto la dirigente a condividerla”.
“La Cgil - prosegue Landini - è al fianco della preside e difenderà in tutte le sedi il suo diritto a intervenire su un episodio che non deve mai più ripetersi, peraltro a danno di giovani e giovanissimi davanti a una scuola. E ricorda al Ministro che la sua linea politica non può essere imposta a dipendenti e dirigenti della pubblica amministrazione, in particolare nell'ambito dell'istruzione, dove la libertà di pensiero e di insegnamento sono intangibili”.
“Sono valori fondanti della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza, che - conclude il segretario generale Cgil - vanno non solo difesi, ma insegnati".