Permessi retribuiti ai precari: un diritto. Al di là delle false notizie

 

Il costo dei permessi è a carico del contratto. La formazione è a carico dell’Amministrazione ma i criteri di ripartizione delle relative risorse devono passare per il CCNL

Leggiamo, in merito allo svolgimento della trattativa contrattuale circa l’attribuzione di tre giorni di permesso retribuito per il personale precario della scuola, delle dichiarazioni che risultano errate.

C’è chi afferma, infatti, che riconoscere questo diritto, pur giusto, sottrarrebbe soldi al contratto. Ma i permessi retribuiti, per tutto il personale, di ruolo o non di ruolo, sono a carico del contratto. Si tratta, dunque, di una scelta delle parti contrattuali: si vuole riconoscere questo diritto o no? Dire che non si vogliono sottrarre soldi al contratto significa o ignorare i fatti o non voler riconoscere questo diritto.

Si dice ancora che anche la formazione sarebbe a carico del contratto. Non è così. Il costo della formazione del personale è a carico dell’amministrazione: il contratto regola semplicemente i criteri di ripartizione delle relative risorse.

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