Personale ATA al Ministero: le proposte della FLC CGIL, l’emergenza Emilia Romagna e Marche

 

La FLC Cgil solleva, con l’occasione, la necessità di misure urgenti per gli alunni e il personale scolastico delle zone dell’Emilia Romagna e delle Marche colpite dal disastro climatico. Questioni centrali sul personale ATA: formazione, finanziamento certo delle posizioni economiche, mobilità per le figure nuovo ordinamento professionale

Si è svolto oggi l’incontro presso il Ministero dell’Istruzione richiesto e ottenuto unitariamente dai Sindacati rappresentativi della scuola sulle questioni del personale ATA. In apertura dell’incontro è intervenuto il Capo Gabinetto, Dott. Giuseppe Recinto, il quale ha affermato la disponibilità del Ministero ad affrontare e risolvere le problematiche indicate dai sindacati nella loro richiesta d’incontro, a partire dalla questione dei finanziamenti per la formazione degli ATA, compresa quella finalizzata all’attribuzione delle posizioni economiche. Tale disponibilità è indirizzata anche a favorire le soluzioni contrattuali che si stanno definendo al tavolo della trattativa all’Aran per il completamento del CCNL 2019-2021 e che riguardano la definizione dei nuovi profili professionali del personale ATA, i passaggi verticali tra le aree, la valorizzazione del ruolo del DSGA nonché la risoluzione del problema dei facenti funzione DSGA

Le proposte della FLC CGIL

Emergenza Emilia Romagna e Marche. Il segretario generale Gianna Fracassi si è soffermato prioritariamente sul disastro climatico che ha colpito vasti territori dell’Emilia Romagna e delle Marche, essendo questa la prima occasione che si presenta per sollecitare le misure di emergenza che è necessario approntare per soccorrere anche sul fronte del servizio scolastico le popolazioni colpite. Le scuole chiuse fanno saltare tutte le scadenze, le incombenze e gli obiettivi del momento: la validità dell’anno scolastico per la mancata frequenza, la necessità della proroga della scadenza riguardante le graduatorie ATA dei 24 mesi, le prove suppletive per i concorsi, attenzione per gli esami di stato e quanto altro le scuole colpite non possono giocoforza svolgere.

Per quanto riguarda specificamente il personale ATA, il Segretario si è soffermato sulle seguenti questioni:

  • Formazione del personale ATA. Occorre finanziare adeguatamente la formazione del personale Ata. Allo stato attuale delle cose, così non è. Dal punto di vista della formazione, infatti, il personale Ata non ha ricevuto l’attenzione che merita. A questo fine si chiede un impegno da parte del MI affinché, con il primo veicolo legislativo crei le condizioni affinchè i fondi per la formazione, siano destinati anche al personale ATA, rimettendo il riparto tra docenti e ATA alla contrattazione collettiva nazionale integrativa.
  • Posizioni economiche. In questo quadro occorre far sì che il finanziamento delle posizioni economiche, che sono un istituto contrattuale tutt’ora in vigore, abbia corso regolare e sistematico. Nel corso degli anni ciò non è avvenuto, rendendo inerte un istituto contrattuale che invece ha e deve continuare ad avere risorse proprie e definite.
  • Nuovo ordinamento professionale. Fra breve dalla sede contrattuale scaturirà un nuovo ordinamento finalizzato tra l’altro a risolvere il problema di sotto inquadramento delle figure ATA. Quel che chiediamo è che vengano avviate, in tempi rapidi dalla sottoscrizione tra Aran e sindacati del CCNL 2019-2021, tutte le procedure di competenza del Mi relative alle progressioni verticali tra le aree professionali.
  • Mobilità, utilizzazioni e assegnazioni. Dal nuovo Contratto emergeranno nuove figure professionali. Per dare tranquillità e serenità al personale occorrerà lavorare, fin da subito, per garantire per tutte le figure professionali ATA che i criteri generali per la mobilità territoriale e le assegnazioni provvisorie saranno oggetto di contrattazione integrativa a livello nazionale.
  • Organici e reclutamento. Non meno importanti poi sono le questioni connesse con il reclutamento e gli organici. Questi ultimi vanno adeguati alle necessità scolastiche via via cresciute in questi anni, rivedendo i parametri di definizione e rafforzando la presenza delle varie professionalità; così come va discusso l’intero sistema di reclutamento per innalzare la qualità dei contenuti professionali per tutte le figure che operano nei servizi delle unità scolastiche.

A tal fine la FLC CGIL propone che su tale complesso di questioni si assuma un impegno politico e l’istituzione di un tavolo specifico che affronti le questioni poste e che abbia anche l’obiettivo di facilitare il confronto che si sta svolgendo in ARAN. E questo con la ferma intenzione di concludere rapidamente la trattativa del Ccnl 2019/2021 per aprire subito quella relativa al triennio 2022/2024.

Conclusioni

A termine dell’incontro il Capo Gabinetto, nel ribadire la propria disponibilità ad affrontare le diverse problematiche poste, si è riservato di verificare, con un apposito approfondimento, le condizioni tecniche per poter dare risposta alle richieste sollevate e conseguentemente assumere un esplicito impegno politico da condividere con le organizzazioni sindacali, ribadendo che senza la revisione degli ordinamenti ATA non sarebbe possibile utilizzare 36,9 milioni di euro a ciò destinati dalla legge di bilancio 2022. Così come la soluzione di alcune criticità presenti nella scuola come la condizione degli assistenti amministrativi facenti funzioni Dsga da più, non può che passare per la via contrattuale risultando difficilmente praticabile la via legislativa. A questo fine è stato già calendarizzato per la prossima settimana (25 maggio) un incontro tecnico tra Ministero e sindacati per analizzare gli aspetti tecnici delle questioni poste. Da ultimo, in Capo Gabinetto, raccogliendo la richiesta della FLC CGIL, ha comunicato che subito dopo il Consiglio dei Ministri previsto per la prossima settimana con all’ordine del giorno l’emergenza dell’alluvione in Emilia Romagna, procederà a convocare i sindacati per un confronto sulle misure straordinarie da adottare in campo scolastico per venire incontro ai problemi del personale, degli alunni/e e delle famiglie coinvolte.

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