Le difficoltà delle scuole nella gestione delle risorse del Piano Scuola 4.0 debbono essere affrontate per evitare il rischio di non raggiungere gli obiettivi degli interventi.
Le scuole chiedono una proroga del termine del 30 settembre per gli acquisti e gli incarichi per l’attuazione dei progetti del Piano Scuola 4.0.
Un ulteriore spostamento della scadenza almeno fino alla fine di ottobre, per l’acquisto principale, non danneggerebbe la tempistica del PNRR considerato che dopo le forniture tecnologiche, che peraltro ci segnalano molte scuole essere in ritardo, incomplete e perfino rifiutate da alcune ditte che avevano firmato il contratto, saranno necessari altri interventi per cominciare a mandare le classi nei nuovi ambienti di apprendimento e dovranno essere affrontati ulteriori problemi. I procedimenti amministrativi necessari per portare a buon fine l’acquisto di beni e servizi, regolati dal codice degli appalti, richiedono continue verifiche per evitare di esporre a responsabilità dirigenti e direttori e in molti casi l’annullamento delle aggiudicazioni/affidamenti.
Le 1091 scuole a reggenza, le 2500 sedi prive di DSGA titolari, quelle dimensionate e quelle nelle quali il DS o il DSGA o i docenti che si occupavano degli interventi tecnico operativi sono cambiati con il nuovo anno scolastico, sono in estrema difficoltà e lamentano un supporto inefficace; chiedono di sapere come gestire il cambio del RUP, del supporto al RUP, del project manager, delle figure impegnate. È indispensabile che siano chiarite le procedure per le sostituzioni e per inserire nella piattaforma di rendicontazione i cambiamenti.
Nell’incontro di domani con il Ministro chiederemo di affrontare i problemi segnalati dalle scuole e di dare seguito all’impegno assunto dal Ministero in occasione dell’incontro del 14 settembre scorso di un tavolo permanente con le organizzazioni sindacali sull’attuazione del PNRR nella scuola.