Proclamato lo stato di agitazione nel comparto “Istruzione e Ricerca”

 

Per finanziare il rinnovo del CCNL, sradicare il precariato e rafforzare gli organici

 

A seguito dell’incontro con il Ministro Valditara sulle problematiche connesse all’avvio dell’anno scolastico, è stata formalmente inviata la lettera al Ministero del Lavoro, al Ministero dell’Istruzione e al Ministero dell’Università e della Ricerca sulla proclamazione dello stato di agitazione di tutto il personale della scuola, dell’università, della ricerca, dell’AFAM, del Comparto “Istruzione e Ricerca” da parte della FLC CGIL su tutto il territorio nazionale.


Roma, 8 ottobre 2024

Al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Al Ministero dell’Istruzione e del Merito
Al Ministero dell’Università e della Ricerca
e p.c.
Alla Commissione di Garanzia
sul diritto di sciopero nei servizi pubblici

Oggetto: Proclamazione dello stato di agitazione nel Comparto Istruzione e Ricerca – settori Scuola, Università, Ricerca, AFAM - e avvio delle procedure di raffreddamento e richiesta di esperimento di tentativo di conciliazione ai sensi dell’art. 11 dell’Accordo sulle norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali e sulle procedure di raffreddamento e conciliazione in caso di sciopero sottoscritto in data 2 dicembre 2020 in attuazione della legge 146/90.

La scrivente Organizzazione Sindacale proclama lo stato di agitazione del personale della scuola, dell’università, della ricerca, dell’AFAM, del Comparto Istruzione e Ricerca contro l’inerzia del governo rispetto ad una serie di questioni che riportiamo ed in particolare per rivendicare:

1.     Il rinnovo del CCNL 2022-24 con risorse adeguate a mantenere il potere d’acquisto delle retribuzioni rispetto all’inflazione del triennio 2022-2024: lo stanziamento previsto dal governo è del 5,78% a fronte dell’inflazione IPCA che si attesta al 17,3%.

2.     La salvaguardia della dimensione nazionale del CCNL contro ogni ipotesi di regionalizzazione del sistema di istruzione e della ricerca.

3.     La riconduzione al CCNL di tutte le materie di natura contrattuale, dall’utilizzo delle risorse economiche, all’ordinamento professionale, ai percorsi di valorizzazione.

4.     La stabilizzazione del precariato e contro l’uso abusivo di successivi contratti e rapporti di lavoro a termine.

SETTORE SCUOLA:

·         l’implementazione delle risorse per il rinnovo del CCNL 2022-2024 al fine di garantire il pieno recupero del potere di acquisto relativo al triennio

·         il raddoppio dei fondi FMOF

·         la tempestiva attuazione degli istituti contrattuali ATA

·         un piano straordinario di assunzioni su tutti i posti liberi docenti e ATA

·         la cessazione immediata dell’uso abusivo di successivi rapporti e contratti di lavoro a tempo determinato e della discriminazione subita dai precari ai quali viene negato il riconoscimento della progressione salariale basata sui precedenti anni di servizio

·         l’integrazione dei fondi necessari per attribuire la card docenti nella misura di 500 euro sia al personale di ruolo che ai precari con contratto fino al 31 agosto e al 30 giugno

·         l’eliminazione degli eccessi di burocrazia nel lavoro dei docenti

·         cancellazione della figura del docente stabilmente incentivato

·         la reintegrazione dell’utilità del 2013 ai fini della carriera

·         l’eliminazione di vincoli imposti per legge relativi ai blocchi della mobilità

·         la proroga dei contratti ATA per il PNRR e Agenda Sud, fino a tutto il 2026

·         la disattivazione dell’applicativo “passweb” e la previsione di una data certa per la sua cancellazione dagli oneri scolastici

·         il tempestivo pagamento dei supplenti brevi e saltuari, collocando a carico del MEF su partita di spesa fissa la corresponsione degli stipendi

·         la definizione di nuovi parametri degli organici ATA che tengano conto delle numerose complessità che non possono essere ridotte al solo numero degli alunni

·         la conversione in organico di diritto dei posti autorizzati in deroga sul sostegno

·         l’interruzione dell’incessante taglio degli organici legato al dimensionamento della rete scolastica.

SETTORE UNIVERSITÀ:

·         il recupero del taglio operato per il 2024 al Fondo di Finanziamento Ordinario che è stato di 530 milioni di euro che, considerato il mancato finanziamento necessario a coprire le spese del rinnovo del CCNL 2022-24 per il personale tecnico amministrativo e del corrispondente adeguamento della retribuzione del personale docente e ricercatore, mette a repentaglio la sostenibilità finanziaria di diversi atenei e la tenuta del sistema universitario nel suo complesso già fortemente sottofinanziato

·         un piano straordinario di reclutamento che porti il rapporto tra il personale e il numero degli studenti almeno al livello della media dei paesi della UE

·         un pre-ruolo che riconosca una equa retribuzione e diritti per i lavoratori precari

·         il recupero del taglio e l’incremento ulteriore del fondo per la valorizzazione professionale del personale tecnico amministrativo, oggi con la retribuzione media più bassa del pubblico impiego

·         il riconoscimento ai sensi della sentenza della corte di giustizia europea, della giusta retribuzione e della ricostruzione di carriera per gli ex lettori e per un finanziamento che consenta per via contrattuale la stessa soluzione per il personale CEL

SETTORE RICERCA:

·         una riforma dell’ordinamento professionale che riconosca la specificità dei ricercatori e tecnologi e valorizzi il personale tecnico e amministrativo

·         il recupero della mancata erogazione del 5% dell’incremento contrattuale relativo al triennio 2019-2024 e la mancata finalizzazione sia dello 0,22% della massa salariale per l’incremento dei fondi accessori, sia delle risorse aggiuntive destinate agli Enti di Ricerca dalle finanziarie 2022 e 2024

·         uno specifico finanziamento per consentire la stabilizzazione dei lavoratori precari

SETTORE AFAM:

·         la progressiva equiparazione dei livelli retributivi alle analoghe realtà europee

·         il pieno riconoscimento dell’attività di ricerca dei docenti

·         un ordinamento professionale del personale TA realmente al passo con le innovazioni in corso

·         la creazione di uno specifico ruolo per le nuove figure tecniche

·         l’ampliamento delle dotazioni organiche in linea con il forte incremento degli iscritti ai percorsi AFAM

·         l’allargamento delle facoltà assunzionali a tutti i posti annualmente disponibili finalizzato al totale superamento del precariato

·         la parità di trattamento giuridico ed economico del personale precario e il superamento dell’utilizzo intensivo dei contratti atipici.

Per quanto sopra esposto, ai sensi dell’art. 11 comma 5 dell’Accordo sulle norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali e sulle procedure di raffreddamento e conciliazione in caso di sciopero, restiamo in attesa entro 3 giorni lavorativi dal ricevimento della presente della convocazione da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ai fini dell’espletamento del tentativo di conciliazione del conflitto.

Il Segretario generale FLC CGIL
Gianna Fracassi